28/10/2024
Ante d'armadio: i sistemi di apertura
Scorrevole o battente, invisibile o protagonista dell’ambiente: l’armadio è uno degli arredi principali della casa, e come tale scegliere il modello corretto passa anche per la scelta del suo sistema di apertura.
Alle volte negletto, il meccanismo di movimentazione delle ante è al contrario un fattore da prendere in considerazione. Al pari di misure e dimensioni, delle necessità pratiche e della resa estetica desiderata, l’apertura dei frontali è uno degli elementi che determina qual è il modello di armadio migliore per soddisfare le proprie esigenze dimensionali, di utilizzo e di stile.
Scopri di più nell’articolo: troverai un approfondimento sui modelli di ante, i tipi di maniglie di maggior tendenza e qualche consiglio per scegliere l’armadio adatto alla tua casa.
Nell'articolo
- I sistemi di apertura
- I tipi di maniglie
- Quale armadio scegliere?
I sistemi di apertura
Ante battenti
È il sistema di apertura più comune, quello che prevede la movimentazione dei pannelli tramite cerniere fissate sulla struttura dell’armadio. Le ante si possono così muovere verso l’esterno e l’interno, a destra e a sinistra.
A seconda dei modelli, gli armadi battenti possono essere corredati da ante lisce, a specchio, con unghiatura integrata o bimateriche, e accessoriati con battute antipolvere e cerniere a chiusura rallentata.
Ante scorrevoli
È un sistema di apertura basato sullo scorrimento dei frontali tramite binari applicati sul coperchio e il fondo dell’armadio. Lo scorrimento delle ante avviene in direzione orizzontale, da destra a sinistra o viceversa, senza ingombro in profondità.
Ad armadio aperto, le ante movimentate si sovrappongono; ad armadio chiuso, i frontali restano sfalsati (eccezion fatta per gli armadi complanari, le cui ante restano perfettamente allineate).
Ante a libro
È uno speciale modello di anta battente che, come suggerisce il nome, si piega su se stessa per ridurre notevolmente l’ingombro in profondità quando aperta. Conosciuti anche come sistemi a pacchetto, questi battenti sono composti da pannelli incernierati tra loro per rendere la movimentazione fluida, rapida e sicura, nel rispetto della sequenza “tira, piega, apri”.
Perfette in abbinamento a mobili polifunzionali (ad esempio, un armadio con scrivania integrata o un guardaroba salvaspazio), le ante pieghevoli non solo permettono di aprire contemporaneamente più vani - come le tradizionali battenti - ma consentono anche di avere una visione d’insieme del contenuto.
Ante filo muro
È un sistema di chiusura che prevede l’utilizzo di un telaio con aggancio a parete su cui si fissano ante battenti, a soffietto, scorrevoli o, per progetti ad hoc, anche una loro combinazione. È la soluzione ideale per ottimizzare un angolo perduto, chiudere una nicchia e ricavare così un ambiente di servizio supplementare, da trasformare in dispensa, ripostiglio, spogliatoio o lavanderia - tutti rigorosamente nascosti alla vista.
I vantaggi sono evidenti, sia per l’estetica che per la funzionalità. Lato design: la personalizzazione di telaio e ante consente di uniformare il colore della struttura a quello della parete o, al contrario, di puntare su contrasti cromatici per dare carattere all’intero ambiente. Lato funzionale: l’installazione di un sistema di porte divisorie come elemento di separazione non richiede particolari opere murarie (e risulta meno invasivo di una parete in cartongesso).
Ante divisorie
Una soluzione di chiusura diventata tendenza, che sfrutta l’eleganza del vetro per creare una quinta divisoria che non nasconde ma delimita. Le ante divisorie sono infatti impiegate per suddividere lo spazio o separare gli ambienti senza celare alla vista quello che si trova al di là dei pannelli trasparenti.
Soluzioni di questo tipo spesso includono grandi vetrate scorrevoli che viaggiano su binari, solitamente accompagnate da telai metallici che ricordano ed evocano le atmosfere dello stile industrial chic. Il loro campo di applicazione è piuttosto versatile, e spazia dalle cucine aperte sul soggiorno alle cabine armadio, che da semplici guardaroba a vista si trasformano in scenografici e super organizzati walk-in-closet.
I tipi di maniglie
Le maniglie hanno una funzione ben precisa: consentire e facilitare l’apertura delle ante. A questo si aggiunge un compito più estetico: maniglie, maniglioni e pomelli possono diventare un elemento decorativo intrinseco, quel dettaglio che rende le ante meno anonime senza dover ricorrere a finiture esteticamente troppo impegnative.
Considerata l'ampia offerta di varianti disponibili sul mercato, per praticità si tende a classificare le tipologie di maniglie per
- modello: applicate, incassate, integrate, a gola, con unghiatura;
- materiale: metallo, legno, plastica, cuoio;
- dimensioni: lunghe, corte, strette, larghe;
- posizione: a tutta altezza, a mezza altezza, centrali, asimmetriche;
- orientamento: orizzontali o verticali.
Fatta questa doverosa distinzione, la scelta della maniglia perfetta non può esimersi dal considerare fattori imprescindibili come l'ergonomia o la facilità di presa, la frequenza di apertura e il tipo di utilizzatore, oltre a una questione puramente estetica che entra nel merito dei gusti personali.
L'ergonomia
Va da sé, l’apertura dell’armadio deve essere agevole e immediata, e di conseguenza la maniglia deve offrire un’ottima impugnatura e consentire dei movimenti fluidi e naturali.
La facilità di manipolazione è in correlazione sia con la taglia della maniglia, che deve essere proporzionata alla dimensione dell’anta, che con la frequenza di utilizzo dell’armadio. Maggiori saranno i cicli di apertura e chiusura dei frontali, più comoda dovrà essere la presa.
L’utilizzatore
Chi userà l’armadio? Un bambino o un adulto? Sulla base di questa risposta, la maniglia potrà assumere caratteristiche diverse in termini di resistenza e forma, che sarà più morbida e arrotondata per la cameretta dei ragazzi, incassata o con un profilo sporgente e geometrico per una camera padronale o una stanza hobby.
Lo stile
Si entra nel campo delle forme e delle finiture, delle linee e dei colori: una scelta molto soggettiva, che per essere espressa al meglio dovrebbe entrare in sintonia con lo stile decorativo della camera e il design degli altri arredi.
Un’unghiatura a tutta altezza potrà fondersi meglio nell’anta, mentre una maniglia a mezza altezza interromperà l’apparente uniformità dei frontali.
Armadio scorrevole o battente?
Quando si pensa di acquistare un armadio, è inevitabile farsi qualche domanda: la mia idea potrà essere messa in pratica? Il modello scelto starà bene in camera? Ci sarà posto a sufficienza per tutti gli abiti?
Il successo di un progetto si basa sulla valutazione di criteri oggettivi (spazio utile, planimetria della stanza, vincoli architettonici), questo è certo. Tuttavia, nonostante la diffusione capillare dell'interior design e la possibilità di avvalersi della consulenza di arredatori professionisti, l'universo dei sistemi componibili è ancora oggetto di tanti, tantissimi stereotipi errati. Tra i principali, sopravvivono la credenza che un armadio scorrevole sia sempre adatto agli ambienti di piccole dimensioni e che le configurazioni battenti debbano essere interpretate come stilisticamente superate.
Ma è davvero così? Vediamo nel dettaglio.
Praticità di utilizzo
Un armadio battente può essere usato da più persone contemporaneamente perché ogni anta o coppia di ante si apre in maniera indipendente, senza intralciare i moduli contigui. Al contrario, l’apertura scorrevole prevede la sovrapposizione del pannello aperto su quello chiuso, motivo per cui l’accesso a vani tra loro vicini è impedito.
Quanto alle varianti a libro o a pacchetto, invece, i frontali su cerniera potrebbero coprire parzialmente i moduli vicini, ma la visione del contenuto - e la libertà di ispezionare i compartimenti interni - resta ineguagliabile.
Modularità e componibilità
Le composizioni con ante battenti sono più flessibili di quelle scorrevoli. In termini progettuali, ciò si traduce in due risultati: il primo, la possibilità di creare armadi capaci di ottimizzare e sfruttare tutto lo spazio a disposizione senza ricorrere a un progetto su misura (ad esempio, inserendo un modulo singolo, debitamente accessoriato per moltiplicare le possibilità di contenimento, o degli elementi a profondità ridotta da collocare dietro una porta).
Il secondo, il vantaggio di poter creare composizioni lineari, ad angolo, a ferro di cavallo e a ponte, anche intervallate da elementi a vista come moduli guardaroba, librerie, pannelli di boiserie con mensole.
Dimensioni
Quanto a misure e formati, entrambe le tipologie di armadio offrono una gamma ricca e variegata di soluzioni dimensionali. Le collezioni spaziano da pannelli battenti stretti, le cui dimensioni si aggirano intorno ai 25 cm, a grandi ante scorrevoli che superano i 130 cm.
La sostanziale differenza sta nella profondità e nell’altezza. Contrariamente a quanto immaginato, un armadio scorrevole non è necessariamente meno profondo di un battente. Non c’è dubbio che l’apertura su cerniera richieda un certo agio frontale ma, a parità di capienza esterna, l’armadio scorrevole chiuso ha una profondità totale superiore al suo corrispettivo battente.
I battenti si distinguono anche per la flessibilità in altezza. Non solo un’anta su cerniera può raggiungere quasi i tre metri, traguardo a cui le ante scorrevoli - per ragioni di peso - non possono ambire, ma le sue peculiarità tecniche consentono tagli su misura dei pannelli per assecondare l’inclinazione di ambienti mansardati o con soffitto spiovente.
Prezzi
Ultimo ma non meno importante, il prezzo. A parità di configurazione, dimensione, accessori, materiali e finiture, gli armadi battenti costano meno dei modelli scorrevoli.
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